Questa tecnica è indicata nelle creste edentule con cresta alveolare dotata di buona trasversalità, ma altezza residua compresa fra 5 e 8 mm.
Questa metodica presentata per la prima volta da Schettler, descrive l’incremento verticale della cresta mediante l’inserimento di un innesto osseo tra i monconi osteotomici di un cassetto osseo alveolare al di sopra del canale mandibolare.
In questi casi l’incisione deve essere eseguita sul versante vestibolare del fornice, in gengiva libera, ponendo attenzione a non sezionare il nervo mentoniero; in tal modo non sarà necessario scollare tutto il periostio dal tassello alveolare che verrà osteotomizzato, diminuendo il più possibile le cause di riassorbimento.
L’osteotomia deve essere bicorticale e prevedere due linee verticali divergenti verso l’alto ed una orizzontale di congiunzione fra queste; una volta innalzato il tassello alveolare sarà inserito un innesto a blocco e fissato con placca e viti, ponendo la massima attenzione a non cambiare l’inclinazione della porzione osteotomizzata.
È buona norma non superare i 7 mm di innalzamento per evitare grossi riassorbimenti del tassello alveolare innalzato o fenomeni di deiscenza dei tessuti molli versolinguali.
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